Affrettati lentamente, un modo di viaggiare ed di andare in montagna un po' minimalista evitando per quanto possibile le folle ed i luoghi prettamente turistici. Si parte per tempo e si gode della camminata o della gita in auto o in treno, prendendosi però tutto il tempo necessario per fotografare, studiare, esplorare, deviare, fermarsi, raccogliere, pensare, contemplare, scoprire ...

martedì 11 settembre 2012

Ferrata Orrido di Foresto, Bussoleno, Val di Susa, Piemonte


Difficoltà: Media / Difficile
Dislivello: 300
Avvicinamento: 10m
Salita: 2h 45m
Discesa: 45m
Altitudine: 500 slm

Gita del 9 settembre 2012
Ferrata: Matteo M., Stego





Accesso:
Da Bussoleno dirigersi verso Susa lungo la S.S. 25 dopo circa 2 km svoltare a destra in via Rocciamelone verso la frazione di Foresto (l'indicazione Foresto attualmente è visibile solo provenendo da Susa e non da Torino)

Avvicinamento:
Posteggiare in prossimità della Chiesa, attraversare il ponticello e girare subito a destra per la stradina che costeggia il rio Rocciamelone e che dopo poco diventa sterrata ed entra nell'orrido. Guadare il torrente e seguirne il letto sino all'attacco della ferrata.

Ferrata:
Dopo un primo agevole traverso, che risale una cascata, ed una salita verticale di una trentina di metri si giunge al primo ponte tibetano, quello più lungo e che passa il torrente verso destra (sinistra orografica).



Poi un altro traverso fino al vicino secondo ponte più corto che ci fa riattraversare il torrente.



Arrivati alla seconda cascata con laghetto,



si sale in verticale con un breve passaggio che spancia in fuori, da fare con attenzione. Si sbuca così nella suggestiva Marmitta dei Giganti.


Si prosegue quasi in piano fino a due cascatelle parallele, si attraversa a piedi il rio, salendo poi lungo quella di destra con un altro tratto strapiombante.


Si risale fino al terzo ponte tibetano che riporta a sinistra,





per attaccare poi la salita accanto alla bellissima cascata con laghetto (d'estate è anche possibile fermarsi per un po' qui per un bagno ristoratore!).



Si continua in facili verticali,


sbucando infine sul sentiero che dopo una breve salita incontra nei pressi di una grangia quello di discesa (segni bianchi e rossi), passando poi per la piccola cappella.

E&S, due simpatici amici incontrati durante la salita

Note:
Come in tutti gli orridi meglio non avventurarsi in caso di piogge insistenti e piene e nel periodo del disgelo. Suggestiva anche d'inverno ma con raddoppiate cautele.


E poi, dopo esserci scaldati con la ferrata, nel pomeriggio corriamo a Rubiana, stanchi e sudaticci, giusto in tempo per scattare le foto e vincere i primi due premi del Concorso Fotografico Estemporaneo Tabusso, categoria Sfilata di Moda


Stego primo premio



Matteo secondo premio

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