Affrettati lentamente, un modo di viaggiare ed di andare in montagna un po' minimalista evitando per quanto possibile le folle ed i luoghi prettamente turistici. Si parte per tempo e si gode della camminata o della gita in auto o in treno, prendendosi però tutto il tempo necessario per fotografare, studiare, esplorare, deviare, fermarsi, raccogliere, pensare, contemplare, scoprire ...

domenica 26 agosto 2012

Faggeta sulle pendici del Civrari, Valli di Lanzo


Partenza: 1250 slm (Miciotera)
Dislivello: 200

Passeggiata del 25 agosto 2012
Anna, Enrico C., Stego




Avvicinamento:
Da Lanzo andare a Viù e poi verso il colle del Lys. Poco prima di Bertesseno c'è il bivio sulla destra per Miciotera.
Oppure da Almese-Rubiana (uscita Avigliana Ovest dell'autostrada della Val di Susa) scollinare al col del Lys e appena passato Bertesseno sulla sinistra c'è il bivio per Miciotera.
Poco prima dell'abitato di Miciotera c'è un ampio spiazzo sulla destra per posteggiare.

Passeggiata:
Risalire per poche decine di metri la strada ed ammirare le belle grange del paesino.


Salire un po' a sinistra ed entrare nella grande faggeta, una delle più belle e suggestive d'Italia.


Sembra di essere catapultati nel Signore degli Anelli e ad ogni passo ci si aspetterebbe di veder spuntare un gruppo di Hobbit.
Proseguire in un lungo diagonale verso destra nell'ombroso sottobosco spesso ricco di funghi.
Arrivata ad una bella grangia ai margini del bosco,


si sbuca poi su un ampio costone del monte Civrari costellato di mirtilli, rododendri ed erica.


Sulla destra in basso un grande bosco di betulle.


Ritorno svariando per la via di salita.

sabato 25 agosto 2012

Ferrata Rouas, Bardonecchia-Melezet, Valle di Susa, Piemonte


Difficoltà: Media -Difficile
Dislivello: 150
Sviluppo: 750 (parte facile) + 250 (parte difficile)
Avvicinamento: 0
Salita: 2h
Discesa: 10m
Altitudine: 1350slm

Gita del 24 agosto 2012
Ferrata: Alice, Stefano, Stego
Variante Balma: Stefano




Accesso:
Da Bardonecchia andare verso Melezet - Valle Stretta. Passato l'abitato di Melezet si trova l'attacco della ferrata vicino ad una centralina della luce sormontata da una parabola bianca.



Ferrata:
Dopo un lungo inizio in verticale



si arriva ad un bivio: a destra la variante della Balma più difficile a sinistra la via normale. E' presente qui anche una via di fuga.


Variante della Balma del Camoscio: Dopo un paio di difficili ed impegnative pareti strapiombanti, si arriva ad un lungo traverso sulla destra che prende anche a scendere bagnato dall'acqua. Dopo due muri in salita verticali (il primo più difficile) si raggiunge il sentiero che riporta al bivio dell'itinerario normale.
Variante Normale: dopo un breve tratto di sentiero


comincia il lungo traverso verso sinistra intervallato da alcuni muri. Il traverso tende poi a scendere sia in diagonale che in verticale, cosa insolita ed istruttiva per chi è abituato ad affrontare le ferrate sempre salendo. Si arriva ad un camino detto della Grotta che può essere passato in basso oppure, con una breve variante, risalendo pochi metri e scendendo poi nella fessura.


Dopo un mini ponte della scimmia al fondo della fessura, si arriva superato un spigolo esposto ad una cortissima passerella. 





La ferrata continua a scendere in diagonale e verticale




sino raggiungere il sentiero che in breve riporta alla strada asfaltata.

Note:
Una ferrata varia grazie agli insoliti pezzi in discesa. Panorama discreto.

Ferrata Jose Angster, Ferrata F1, Gressoney Saint Jean, Valle d'Aosta


Difficoltà: Difficile
Dislivello: 250
Sviluppo: 350
Avvicinamento: 15m
Salita: 1h 30m
Discesa: 25m
Altitudine: 1400

Gita del 22 agosto 2012
Ferrata: Stefano, Stego




Accesso:
Autostrada Torino-Aosta A5 uscita di Pont Saint Martin. Alla rotonda svoltare a destra e dopo poco inboccare la valle di Gressoney, torrente Lys. dopo circa 27 km, giunti a Gressoney Saint Jean, si attraversa il torrente posteggiando nell'ampio parcheggio erboso a valle del laghetto Gover.



Avvicinamento:
Dalla sponda ovest del lago Glover (lato montagna) si diparte il sentiero 4A. Dopo un po' si trova la un cartello che indica sulla destra la direzione per la ferrata (sentiero 15 mentre il 4A prosegue in salita e verrà utilizzato poi per la discesa). Giunti ad una pietraia, abbandoniamo il sentiero in corrispondenza di un cartello che indica la pietraia.


Qualche decine di metri a destra di una casetta di legno (segni gialli) c'è l'attacco della ferrata. Proseguendo invece sul sentiero dopo un centinaio di metri si arriva invece all'attacco della Ferrata dei Bambini.

Ferrata:
Inizio in verticale con pochi gradini distanziati tra loro, ma roccia che assicura una buone tenuta per la progressione in salita. Dopo alcuni salti di roccia, si passa sotto un cavo d'acciaio teso obliquamente di traverso, giungendo ad una grande cengia ed all'incrocio con la Ferrata dei Bambini, che prosegue verso sinistra. Per successive faticose pareti verticali


si procede verso destra sino alla statua della Madonnina in una piccola nicchia con vetro protettivo. Sotto la statua un panchina di legno con cavo di sicurezza. Si prosegue sempre in tratti verticali sino all'ultimo tratto più dolce e con tracce di sentiero.


In cima la bandiera Walser e poco a sinistra una grangia, dove passa il sentiero 4A da cui si discende.

Note:
Ferrata molto panoramica, bella e divertente, più che difficile dato l'impegno richiesto per salire nei punti in cui i gradini sono molto distanziati, ma comunque fattibile in tutta sicurezza con un minimo di calma ed attenzione.
Notevole il contrasto tra la serenità e la bellezza della salita e l'ambiente iperturistico e caciarone del laghetto sottostante. Ma la montagna è da apprezzare proprio perché bastano quattro passi per allontanarsi dalla folla.
Giornata afosa: si arriva in cima disidratati!




giovedì 23 agosto 2012

Bec Ceresin, Migliere, Val Grande, Valli di Lanzo


Partenza: 1039 slm (Migliere)
Dislivello: 650
Salita: 1h 30m
Discesa: 1h


Gita del 21 agosto 2012
Anna, Stego




Accesso:
Da Torino andare a Lanzo e proseguire verso Ceres. Prima di Ceres imboccare la Val Grande girando a destra al semaforo con sottopassaggio verso Cantoira, Chialamberto, Pialpett, Groscavallo. Subito dopo l'abitato di Migliere e prima del cartello Pialpette sulla sinistra si vede l'indicazione Gta. 



Lasciare qui l'auto in una stradina che sale sulla destra oppure se non c'è posto poco più avanti a Pialpette.

Gita:
Scendere verso il fiume,



 passare il ponte ed al bivio prendere il sentiero di destra (Gta) verso Trione seguendo d'ora in poi i segni bianco-rossi.
Il sentiero sale in diagonale nel lariceto. Notate le caratteristiche rocce rivestite da muschio giallo-verdastro.


Dopo una zona di enormi massi erratici si arriva al Piano di Trione ricco di lamponi e mirtilli. Sulla destra compare il Bec Cesresin (1708 slm) un monolito staccatosi dal fianco del monte.
Procedete sul piano e dopo la Pietra Cagna o Pietra del Diavolo



in 5 minuti si raggiunge un'ottima sorgente proprio accanto al sentiero.
Di qui si vede meglio il Bec di scorcio. Da notare che la vegetazione in cima al monolito (Pinus Uncinata) è diversa dal resto della vegetazione del vallone, essendo rimasta isolata per millenni.


Sul piano anche delle caratteristiche costruzioni di pietra che ricordano alla lontana i Nuraghi sardi.


Discesa seguendo l'itinerario di salita.

Una gita facile a varia che porta ad una meta diversa dalle solite.

Ferrata Les Crêtes de Combe La Roches, Arvieux, Queyras, Francia


Difficoltà: Difficile
Dislivello: 320
Sviluppo: 800
Avvicinamento: 15m
Salita: 2h
Discesa: 45m
Altitudine: 1965

Gita del 16 agosto 2012
Ferrata: Stefano


Accesso:
Percorrere la Val Varaita, valicare il colle dell'Agnello (chiuso per neve nel periodo invernale), a Molines en Quieras andare a destra ed alla grande rotonda di Ville Vieille svoltare a sinistra. Poco dopo Chateau Queiras svoltare a destra verso il colle dell'Isoar.
Provenendo invece dal Monginevro, scendere a Briancon, poi per la D902 valicare il Colle dell'Izoard.
Giunti alla frazione di Arvieux denominata Brunissard (1.750 m.) svoltare in direzione del campeggio e procedere per 2 km sino alla fine della strada asfaltata, dove si posteggia.
Un cartello indica il sentiero che porta all'attacco.



Ferrata:
Dopo un inizio su parete ripida e verticale segue un traverso sulla sinistra verso il centro della parete. La salita procede varia e difficile impegnando spesso in modo severo le braccia e con alcuni passaggi aerei in sospensione.
Attenti anche all'eventuale caduta di sassi e terriccio.
Raggiunta la cima del Pic du Cros si gode uno splendido panorama con vista del Monviso in lontananza.
Si scende dal sentiero che passa dall'altro versante e giunti al laghetto è anche possibile intraprendere la ferrata sorella di PraPremier.

Note:
Una ferrata che, seppure non difficilissima, non va affrontata alla leggera.

E' ora di mettere i piedi sotto il tavolo ad Arvieux dopo aver ritrovato gli "eroi" di Pra Premier:




mercoledì 22 agosto 2012

Ferrata Pra Premier, Arvieux, Queyras, Francia


Difficoltà: Media
Dislivello: 120
Avvicinamento: 15m
Salita: 1h 30m
Discesa: 20m a sx, 40 a dx
Altitudine: 2100

Gita del 16 agosto 2012
Ferrata: Alice, Stego



Accesso:

Percorrere la Val Varaita, valicare il colle dell'Agnello (chiuso per neve nel periodo invernale), a Molines en Quieras andare a destra ed alla grande rotonda di Ville Vieille svoltare a sinistra. Poco dopo Chateau Queiras svoltare a destra verso il colle dell'Isoar.
Provenendo invece dal Monginevro, scendere a Briancon, poi per la D902 valicare il Colle dell'Izoard.
Giunti alla frazione di Arvieux denominata Brunissard (1.750 m.) svoltare in direzione del campeggio e procedere per 2 km sino alla fine della strada asfaltata. Conviene posteggiare qui se si vuole fare entrambe le ferrate in quanto scendendo dalla Crêtesde Combe la Roche si arriva vicino all'inizio di Pra Premier.

Avvicinamento:
Dalla fine della strada asfaltata si raggiunge l'inizio della ferrata in 30 minuti oppure procedendo in auto su strada sterrata fino al posteggio successivo in circa 15 minuti. 


Passato il laghetto artificiale risalire brevemente gli sfasciumi e si giunge all'attacco.

Ferrata:

Circa a quota 2100 troviamo l'attacco della ferrata che ha due vie: una più facile sulla sinistra e l'altra più impegnativa che descriviamo. 


Dopo una prina salita verticale si prosegue salendo in diagonale spesso molto esposta, seguita da una serie di muretti verticali. Una serie di diagonali a destra e sinistra spesso molto esposti porta al piccolo muro finale che è comunque aggirabile a destra su sentiero ed alla cima molto panoramica.



Ritorno:
Scendere brevemente verso sinistra fino alle grange di Clapeyto. A questo punto si può prendere il sentiero di sinistra che scende direttamente al laghetto oppure più tranquillamente a destra percorrendo la strada carrozzabile sterrata.

Note:
Durante l'ascensione non ci sono vie di fuga.
La ferrata non è difficile ma in alcuni punti impegna abbastanza le braccia.
... e come il solito, meglio non soffrire di vertigini!

lunedì 20 agosto 2012

Ferrata Parco Avventura Frassino, Val Varaita




Difficoltà: Difficile
Dislivello: 240
Avvicinamento: 20m
Salita: 1h 30m
Discesa: 40m
Altitudine: 1010 slm

Gita del 14 agosto 2012
Ferrata: Alice, Stefano, Stego
Sentiero: Anna, Beppe


Accesso
Risalire la Valle Varaita fino a Frassino. Immediatamente dopo il bar La Spada Reale, svoltare a destra e seguire le indicazioni per Borgata Chiaronto (circa 3km in auto). Parcheggiare prima della strana chiesa di Chiaronto: 


la strada asfaltata passa sotto il portico della chiesa e finisce dopo poco nell'abitato. 









Seguire ora i segni bianchi e rossi e i cartelli che indicano la ferrata.





Ferrata
Questa ferrata presenta moltissime via di fuga prima dei vari ponti e balze. In pratica il sentiero di ritorno interseca più volte la salita attrezzata.
La salita comincia con una parete verticale che porta ad un primo ponte tibetano.


Dopo essere passati per una caratteristica fessura si incontra una maglia metallica che permette di superare in tutta sicurezza un tetto di roccia aggettante.



Dopo un altro ponte ed un impegnativo muro verticale il percorso si conclude con i due arditissimi ponti finali 




che portano ad un panoramico plateau roccioso raggiungibile anche con il sentiero.
Ritorno per il ripido sentiero che accompagna il percorso di salita.

Note.
Questa ferrata è anche ideale per gruppi misti: chi non si cimenta nella ferrata può percorrere il sentiero e ritrovarsi in cima con gli amici.

In paese un'ottima e freschissima fonte:


Ferrata Fort Queyras




Difficoltà: Facile (bambini anni 7+)
Dislivello: 150
Sviluppo: 800
Avvicinamento: 0
Salita: 2h
Discesa: 15m
Altitudine: 1250 slm

Gita del 13 agosto 2012
Ferrata: Alice, Stefano
Sentiero: Anna, Stego

Gita del 23 giugno 2013
Ferrata: Stego
Sentiero: Anna


Accesso:
Percorrere la Val Varaita, valicare il colle dell'Agnello (chiuso per neve nel periodo invernale), a Molines en Queyras andare a destra ed alla grande rotonda di Ville Vieille svoltare a sinistra. Dopo circa 3 km in vista del castello (Chateau Queyras) imboccare la strada a sinistra che costeggia il torrente Guil e parcheggiare prima del ponte Pasquet ai piedi della rocca del castello.
Provenendo invece dal Monginevro, scendere a Briancon, poi per la D902 valicare il Colle dell'Izoard, discendere la valle di Arvieux e svoltare poi a sinistra verso Chateau Queyras.
Il torrente è anche adatto al rafting. Accanto al parcheggio è possibile affittare l'attrezzatura per ferrata e rafting.

Avvicinamento:
Attraversato il ponte a piedi, si vede subito l'inizio della ferrata con cavi che discendono sulla destra verso la riva del torrente.



Ferrata:
Si sviluppa sulla sinistra orografica fino alla prima passerella lunga 15 metri.



Si prosegue sulla riva destra per circa 200 metri molto vari e con passaggi piacevolmente arditi.







Attraversata la seconda passerella si trova l'unica via di fuga, che porta in breve alla strada.


Dopo 30 metri si attraversa nuovamente il fiume.


Segue la facile risalita sino alla base delle mura del castello.




Il castello è visitabile a pagamento.






Ritorno:
Una strada sterrata o un più ripido sentierino portano in breve in paese e al posteggio.