Affrettati lentamente, un modo di viaggiare ed di andare in montagna un po' minimalista evitando per quanto possibile le folle ed i luoghi prettamente turistici. Si parte per tempo e si gode della camminata o della gita in auto o in treno, prendendosi però tutto il tempo necessario per fotografare, studiare, esplorare, deviare, fermarsi, raccogliere, pensare, contemplare, scoprire ...

sabato 25 agosto 2012

Ferrata Jose Angster, Ferrata F1, Gressoney Saint Jean, Valle d'Aosta


Difficoltà: Difficile
Dislivello: 250
Sviluppo: 350
Avvicinamento: 15m
Salita: 1h 30m
Discesa: 25m
Altitudine: 1400

Gita del 22 agosto 2012
Ferrata: Stefano, Stego




Accesso:
Autostrada Torino-Aosta A5 uscita di Pont Saint Martin. Alla rotonda svoltare a destra e dopo poco inboccare la valle di Gressoney, torrente Lys. dopo circa 27 km, giunti a Gressoney Saint Jean, si attraversa il torrente posteggiando nell'ampio parcheggio erboso a valle del laghetto Gover.



Avvicinamento:
Dalla sponda ovest del lago Glover (lato montagna) si diparte il sentiero 4A. Dopo un po' si trova la un cartello che indica sulla destra la direzione per la ferrata (sentiero 15 mentre il 4A prosegue in salita e verrà utilizzato poi per la discesa). Giunti ad una pietraia, abbandoniamo il sentiero in corrispondenza di un cartello che indica la pietraia.


Qualche decine di metri a destra di una casetta di legno (segni gialli) c'è l'attacco della ferrata. Proseguendo invece sul sentiero dopo un centinaio di metri si arriva invece all'attacco della Ferrata dei Bambini.

Ferrata:
Inizio in verticale con pochi gradini distanziati tra loro, ma roccia che assicura una buone tenuta per la progressione in salita. Dopo alcuni salti di roccia, si passa sotto un cavo d'acciaio teso obliquamente di traverso, giungendo ad una grande cengia ed all'incrocio con la Ferrata dei Bambini, che prosegue verso sinistra. Per successive faticose pareti verticali


si procede verso destra sino alla statua della Madonnina in una piccola nicchia con vetro protettivo. Sotto la statua un panchina di legno con cavo di sicurezza. Si prosegue sempre in tratti verticali sino all'ultimo tratto più dolce e con tracce di sentiero.


In cima la bandiera Walser e poco a sinistra una grangia, dove passa il sentiero 4A da cui si discende.

Note:
Ferrata molto panoramica, bella e divertente, più che difficile dato l'impegno richiesto per salire nei punti in cui i gradini sono molto distanziati, ma comunque fattibile in tutta sicurezza con un minimo di calma ed attenzione.
Notevole il contrasto tra la serenità e la bellezza della salita e l'ambiente iperturistico e caciarone del laghetto sottostante. Ma la montagna è da apprezzare proprio perché bastano quattro passi per allontanarsi dalla folla.
Giornata afosa: si arriva in cima disidratati!




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